La Processione
di Oropa
Parte ogni 5 anni alle ore 23 dal Villaggio di Pillaz la processione da Fontainemore attraverso il suggestivo colle della Barma al Santuario di Oropa per venerare la Madonna Nera. L’appuntamento, uno tra i più antichi, affonda le sue radici nel XVI secolo, anche se secondo alcuni studiosi le sue origini sarebbero da ricercare in tempi ben più lontani. La lunga fila di fedeli viene aperta dagli uomini del paese ai quali seguono le donne, vestite con lunghi veli bianchi. A mezzogiorno circa la processione raggiunge il Santuario e i pellegrini, accompagnati da preghiere e canti religiosi, si inchinano a baciare la soglia della Basilica Vecchia prima di entrare in chiesa. Dopo la messa nel pomeriggio i fedeli partecipano a una fiaccolata nell’area del Santuario, trascorrono la notte nelle stanze della sua foresteria e fanno ritorno il giorno seguente al loro paese.
Un pellegrinaggio particolare, un gesto che ha origine nella notte dei tempi, nel cuore degli uomini, l’espressione di fede di un’intera comunità.
“Dall’estero fanno ritorno gli emigrati; ogni famiglia fa in modo che almeno un paio dei suoi membri partecipino. La partenza è fissata dal villaggio di Pillaz; si percorrono mulattiere e sentieri, si costeggiano i laghi alpini Vargno, Lé Lounc e Barma per giungere, quando è ancora buio, al colle della Barma (m 2261). Di qui inizia la discesa sul versante biellese. Il percorso procede tra soste, canti e predicazioni dei sacerdoti; dopo circa dodici ore di cammino i pellegrini giungono al santuario: a due a due si inginocchiano e ne baciano la soglia. Il resto della giornata trascorre tra il riposo e la preghiera. L’indomani, dopo la messa alle 8.30 circa, i pellegrini riprendono la via della montagna e raggiungono la chiesa parrocchiale intorno alle 19. Il rito, sempre uguale, si ripete da secoli; le tappe, i canti, le preghiere sono tramandate di generazione in generazione…” (www.montmars.it)
